Dopo la lettera di Andrea Della Valle a noi tifosi, mi sento di dover fare un commentino. La lettera del patron mi è sembrata quanto di più simile alla missiva che un re può inviare ai propri sudditi. Minaccia il popolino di andarsene se non si fa come vuole lui. Il risultato? Una lunga serie di viola club prostrati al presidente al coro di "noi siamo i VERI tifosi", portando così al livello di tormentone estivo un'uscita del caro Andrea. A me non piace questo tipo di atteggiamento. Bisogna finirla coi ricatti. Firenze è della sua gente e non di un imprenditore. Alcuni potrebbero obiettare facendo i nomi di Pontello e Cecchi Gori, io dico loro che ogni squadra ha avuto la sua triste parentesi eppure nessuno se la fa sotto quanto questa categoria di fiorentini. Perchè a Firenze c'è una maledetta paura di tornare in C2, più forte ancora della voglia di vincere. Perchè se i DV se ne dovessero andare si tornerebbe a Gubbio e a Castel di Sangro. Dovremmo prendere esempio da squadre come il Toro che nonostante Cairo e un recente passato nebuloso, ha dei tifosi che possono camminare a testa alta. Io non ce l'ho col non-mercato viola. In fondo anche l'Inter pare smobilitare, il Milan non compra nessuno e la Roma in un modo o nell'altro trova sempre la magia per ricavare qualche milione di euro. Io ce l'ho con un certo atteggiamento provocatorio dei DV. Il trattamento riservato a Prandelli dopo il ritiro di un premio. Quello riservato ad Antognoni su FB. L'allontanamento di Buso dalla Primavera. Il mesto benservito a Frey, Santana e Donadel in onore del fair-play finanziario. Dopo che per mesi la società ha millantato un desiderio di giocatori attaccati alla maglia. Il mistero di giocatori spariti dal giro della prima squadra per cause che in molti conoscono ma nessuno dice apertamente. Masi e Romizi su tutti. Il caso Papa Waigo. Cattiva gestione di un vero uomo dal cuore d'oro. Trattato come l'ultima ruota del carro. Ogni anno in prestito, con l'aggravante di occupare il posto da extracomunitario. Ma mai un'occasione per lui in maglia viola pur non avendo mai sfigurato. E ancora prima, il modo di "dire" grazie a personaggi come Pazzini, con l'ormai trita e ritrita tattica di mettere in cattiva luce un giocatore per poi allontanarlo a furor di popolo. Perchè non ci va un genio a capire che, soprattutto in tempi di crisi, basta fare leva sui soldi che guadagna un calciatore per fartelo odiare. Come si sta facendo ora con Montolivo, come è stato fatto in passato con Melo, o con Toni. Non mi sono piaciute le tre righe di ringraziamento sul sito ufficiale a Dainelli, Jorgensen, Ufo e Kuz. In ultimo, rimprovero alla società di non ascoltare mai la città. Quest'estate eravamo tutti pronti a stappare lo spumante per il presunto addio di Sinisa e l'arrivo di Delio Rossi. Firenze ha preso ad ardere di passione nel giro di 48ore. Perchè non accontentare il tifoso? Sarebbe bastato quel gesto e ora tutti i tifosi sarebbero più tranquilli e sognatori.
Questa è la comunicazione che vorrei. Vorrei capire queste cose. Questo in linea generale è ciò che non mi piace dello stile Della Valle. Poi ognuno è libero di pensarla come vuole, ma tifoso VERO lo sono anch'io.
mercoledì 10 agosto 2011
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