Dopo circa un mese di permanenza su Blogger traccio un mio primo bilancio. Ovvio che siano più le cose negative che positive. Di positivo c'è che abbiamo a disposizione uno spazio nostro in cui possiamo dire tutto ciò che ci pare senza bavagli, ed è molto interessante devo ammetterlo.
Di negativo c'è questa cosa dei lettori fissi. Che sono come gli amici di Facebook e di Myspace. Ho notato che anche qui c'è competizione. C'è la garetta a chi ha più amici. E c'è chi per spammarmi, mette la propria faccia sul mio space, ehm... blog. Non capisco perchè, ormai, ogni cosa debba diventare social network.
Pertanto ho deciso che d'ora in poi il mio metro di giudizio per seguire un nuovo blog sarà: "Hai pochi amici? Bene significa che sei degno di essere seguito".
Poi non mi piacciono le etichette che non servono a un cazzo.
Così come non mi piacciono i link a Migliorblog ecc ecc che anch'essi non servono a un cazzo.
Ma chi non serve veramente a un cazzo, sono quei blog che pubblicano articoli già scritti da altre parti. Forse perchè io in ogni cosa che faccio ci metto sempre l'arte come sfondo, non riesco proprio a capire che ci sia di gratificante nel fare questo genere di operazioni.
Non mi piace troppo chi parla dei proprio affari personali, ma non ci metto la croce sopra. Però non comprendo per quale motivo bisogna parlarne con la rete. Non ce l'avete, dico io, dei genitori o degli amici a cui confidare i vostri problemi affettivi e non?
Concludo con una nota lieta. Ammiro invece coloro che sul proprio blog scrivono. Con la S maiuscola. Chi ce l'ha con tutti come me. Chi cerca di scrivere cose interessanti e spiritose. Chi si mette in gioco. Come Emanuel che pubblica un testo di una canzone senza musica. O come una ragazza che pubblica sul suo blog un romanzo a puntate.
martedì 24 febbraio 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
14 commenti:
Bella la nuova grafica!
Guarda Gianluca, io tra un pò la storia dei lettori la tolgo, non serve a un cazzo, c'è gente che si aggiunge con la speranza che io poi segua il loro blog di merda. I loro diari personali della minchia poi... manco fossero scrittori! :D Il blog per me è una opportunità di sfogo ma anche una vetrina per ciò che faccio. Odio tutti gli imbecilli mitomani che aprono un blog e poi scrivono: "oggi mi sono svegliato alle sette, ho fatto colazione con la solita merda e stasera mi scopo mia madre"... cioè... che palle! Che se ne vadano tutti a fanculo... Basta con la merda, io almeno nel mio blog propongo qualcosa, chi vuole lo segua, ma basta coglioni che mi aggiungono solo con la speranza che io contraccambi la loro amicizia! Che senso ha????
grazie per avermi citata. sono onorata. Ti do ragione sul fatto che anche i blog stanno cominciando a diventare social network, ma spero che qui almeno ci sia qualcosa di interessante da leggere rispetto a facebook. Un saluto ed un abbraccio
Non vorrei dirti una stupidaggine, ma mi pare che l'elenco dei lettori fissi puoi renderlo privato così da evitare l'effetto social network ^_-
Ciò detto, quello che a me piace tanto dei blog e che sono finetre affacciate su altri mondi, sono (o dovrebbero essere) diversi l'uno dall'altro. Mi piace considerare il mio una finestra sull'interno della mia testolina bislacca, e scriverlo mi dà gusto da morire, che lo leggano 20 persone, cento o solo 2 per me è lo stesso :)
Ci ho pensato su prima di commentare questo post, le cui ragioni condivido in pieno, avevo un dubbio atroce, esprimere una opinione che mi si ritorcesse contro. Mi spiego meglio, perché ho aperto un blog? forse perché ho qualcosa da dire e queste cose potrebbero interessare ad altri, forse sono un po' narciso e mi trastullo pensando che qualcuno leggendo le mie sciocchezze mi dica che sono in gamba. In un caso come nell'altro non basta affidarsi al fato, se voglio che qualcuno mi legga devo pure utilizzare l'aspetto social dello strumento blog altrimenti le sciocchezze che scrivo me le tengo care care nella cartella documenti e amen. Aggiungo che grazie ai santini che campeggiano a sinistra dei vari blog ho avuto la possibilità e la fortuna di conoscere Gianluca, scrittrice75, Emanuel e Fed ed altri ancora, dei quali sono assiduo e vorace lettore.
Lo stesso strumento del commento fa molto social network, ma ragazzi vi è mai capitato di leggere i commenti su FB? è roba da lobotomizzati, al contrario su molti blog mi è capitato di seguire commenti che spesso erano più interessanti degli stessi post. Credo che siamo sempre al punto di partenza, gli strumenti sono una cosa, l'uso che ne facciamo poi è tutta un'altra storia.
Scusatemi per la lunghezza del commento, sono pur sempre un grafomane da strapazzo.
Un saluto a tutti.
vedo che emanuel è perfettamente sulla mia stessa lunghezza d'onda...
volevo sottolineare che comunque non mi sono neanche sognato di mettere sullo stesso piano un blog e quella inutile cosa che è FB dove le frasi più poetiche sono "che fai stase?" "zero voglia" "ti saluto c'è il capo" "vado a fare la spesa" "vado a cagare" eccetera eccetera...
condivido perfettamente la sensazione di Fed. come credo tutti voi, colleghi. scrivere ti gratifica anche se ti leggono in 3. il fatto di aver trasmesso qualcosa anche solo a 3 amici è qualcosa di estremamente umano e delicato che solo un artista può capire.
però ammetto che anche ismaele ha ragione: non nascondiamoci dietro un dito. chiunque è felicissimo quanto più viene letto... in realtà l'idea dei lettori fissi non è proprio malsana. anzi è ok perchè favorisce il confronto e l'amicizia stessa. però come in ogni situazione della vita spunta fuori chi abusa e sputtana il mezzo, rendendolo (quasi) inutile e pesante.
Perchè ogni cosa debba diventare un social network ? Semplice ! per l'irresistibile voglia e il bisogno di appartenenza.
Una volta o eri un paninaro (se potevi permettertelo) o eri un metallozzo (se avevi abbastanza coraggio) e se non rientravi in queste due categorie ?
se camminavi felice con la tua camicia di flanella a quadrettoni ? diventava semplicemente più difficile tessere dei rapporti sociali e lo potevi fare
con i tuoi pari, i né carne e né pesce. Non importava essere degli emeriti coglioni, il Moncler, le tue Timberland e la tua seconda casa ... il Mellow,
servivano da scudo contro chi poteva pernsare male di te. Oggi le cose sono cambiate, per certi versi in meglio per altri in peggio.
Ma la sostanza no, bisogna dimostrare ! Se prima dovevi appartenere a qualche categoria tangibile, oggi, c'è internet.
L'unità di misura per capire se sei un cretino ? il numero di amici che hai, quanti e quali siti conosci e quanto interagisci.
Non importa se metti su youtube, quel cazzo di video di merda col tuo gattino merda che salta dalla sedia al tavolo e che non mi rappresenta un cazzo ! hai messo un video su youtube ! Non importa che tu scriva sul blog qualcosa di furbo, hai un blog !
Hai un blog con 5 amici ? 5 amici con cui hai condiviso molto, alcuni dei quali magari, ti hanno messo anche 2 dita in gola per farti sboccare ... sei out.
E' importante dimostrare, dimostrare di essere fighi ed avere su facebook 200 amici, con cui non hai mai condiviso un cazzo, molti dei quali non vedevi e sentivi
da anni, alcuni poi forse li hai sempre odiati ... ma ora ti ritrovi ad averlo come amico, perchè è come quando collezionavi le figurine o gli exogini , meglio una in più che una in meno.
A te non ti frega un cazzo di loro e a loro non frega un cazzo di te.... spettacolo !
Quanto è figo durante una cena, di fronte a chi non conosci poter dire : " Hem si, ho un blog" poi sei un pirla, ma stai dimostrando di essere un attivista e sai già che alcuni di loro
andranno a vederlo il giorno dopo, e se dovessero scoprire che ti seguono in pochi ? magari anche buoni? sei un coglione.
dunque anonimo, sicuramente siamo coetanei perchè hai parlato di exogini...
detto questo, io su myspace avevo 600 amici quando l'ho chiuso. dei quali una decina erano i soliti amici di tutti i giorni, e 400 erano jimi hendrix, i motley crue ecc e gli altri 190 chi cazzo li conosceva! un giorno incontrai un tipo che faceva l'artistico con me. amicone di myspace. non mi salutò. mi allungò solo un invito per una discoteca e fece finta di niente. tre giorni dopo cancellai il mio space.
il discorso è che quando ero un metallozzo privo di web uscivo di casa con la speranza di conoscere un altro metallozzo per poi scambiarmi i cd.
c'è da dire che oggi come oggi i social network sono la salvezza dei timidi, e diciamocelo degli sfigatelli.
ma sottolineo, in ciò non includo il blog (quello fatto bene).
Caro Gianluca,
non sono assolutamente d'accordo sul fatto che i social network possano essere la salvezza dei timidi o degli sfigatelli, anzi, al contrario sono la loro bara. Ogni clic col mouse corrisponde ad una lettera aggiunta all'epitaffio.
Sono convinto che non si smetta mai di imparare e che ci sia sempre un margine di miglioramento. Con questo non credo alla rivincita dei nerds, ma credo che il timido o sfigato della situazione, obbligato a confrontarsi con il mondo vero e non quello di internet possa imparare a rapportarsi con le persone. Diventerà il numero 1? sarà un leader?
non penso, ma potrebbe essere accettato dal gruppo e non essere considerato uno sfigato.
E questo grazie a cosa ? Esercizio !
Sbagli, ma impari, la barzelletta su Pierino che non far ridere nessuno la racconti una volta perchè capisci che se nessuno ride non è piaciuta, e inizi a darti da fare e lo sfigato alle superiori diventa un normale all'università. Attenzione, non voglio dire che devi conformarti ma devi imparare confrontarti con tutti. Chi invece si rapporta con il suo social network? Non imparerà mai !
Non migliorerà mai, anzi!
Ma vuoi mettere baccagliarti una tipa, con un gioco di sguardi provocanti, mentre ti gusti una media ?
in effetti ho usato impropriamente il termine sfigatello. uno sfigato solitamente è uno che è emrginato e non conforme. invece il social network è super-conforme. quindi aderendovi, un eventuale sfigato, non sarà più tale. ehm...chiaro no?
avete centrato un punto che è passato inosservato. io "grazie" a FB ho riallacciato i contatti con persone da cui mi ero staccato a fatica!!
io me ne sono andata da un blog che amavo proprio perchè detestavo il fatto che la gente passasse, non per leggere ciò che mettevo con tanta passione e tanto cuore sul blog, solo ed esclusivamente se io eri fugacemente sorvolata sul loro nido lasciando un segno del mio passaggio. In questo nuovo loco, se le persone che passano desiderano lasciarmi due righe, ben venga. Se non vogliono, è uguale.
utenti come amici? E se fosse esclusivamente per vedere più facilmente se hai scritto un nuovo post?
Ciao
Elena
per lady kane: beh il bello di essere i lettori amici è quello. ed è una bella trovata. il fatto è che mi auguro che ciò non degeneri e che porti, quelli che ci tengono come noi, a dover cambiare aria come hai dovuto fare tu.
devo dire che arrivo al punto in cui molte cose sono state dette e tutte condivisibili, ma mi ritrovo a dover dare ragione a chi ha detto che i social network sono la tomba dei timidi. nulla di più facile per chi ha difficoltà a relazionarsi... ci si crea un'immagine di se stessi più vicina ad un ideale, che alla realtà, non s'impara, non si commettono gli errori dai quali imparare, non si soffre in maniera costruttiva, non si chiede aiuto guardando un altro paio di occhi... non si fa nulla di concreto. tutto virtuale... tutto, mio parere, finto. solo delle personalità strutturate e abbastanza mature possono gestire correttamente un social network come facebook. credo io.
vedo che hai underground come uno dei film preferiti, complimenti, è uno dei film assolutamente da vedere, ti cambia le prospettive a mio avviso... anche se non è di semplice lettura. regista emir kusturica vinse palma d'oro a cannes nel 96 se non erro. mio concittadino... scusa se mi sono lasciata prendere dall'entusiasmo e lascio commento non pertinente al post stesso, ma mi è uscita spontaneamente... saluti
Posta un commento